La pittura di Luca Bellandi risulta da una sorta di chiamata o di appello a qualcosa che è celato e/o disperso nella memoria, nel vissuto, nell’interiorità, nella condizione stessa del vivere. Essa scaturisce attraverso un procedimento espressivo estremamente libero e disinvolto, in cui l’incompiutezza, il frammentismo diventano elementi di stile. Un linguaggio leggiadro ed aperto, dunque, ma capace di creare atmosfere con una sapienza misurata che sa accordare gli elementi compositivi (pennellata, colore, forma) a quelli puramente visivi.
Di questa pittura, infatti, protagonista è la cosa – oggetto, abito, animale, fiore – che campeggia con la forza di un improvviso "qui ed ora" apparentemente incompiuto, ma che proprio da questa incompiutezza trova la sua ragion d’essere.
Come a dire che l’incompiutezza è la nostra condizione di umani, sulla cui evidenza possiamo esercitare solo azioni memoriali o associative.
Luca Bellandi è nato a Livorno nel 1962.
Ha frequentato l’istituto d’arte a Pisa e nel 1985 ha conseguito la laurea all’Accademia d’arte di Firenze. Inizia dai classici, poi successivamente scopre l’arte e l’underground americano. L’artista livornese si è imposto con una fitta serie di mostre in Europa e negli Stati Uniti che l’hanno visto collezionare successi e consensi di pubblico e critica, e lo hanno riconosciuto come uno degli artisti più interessanti nel panorama artistico contemporaneo.
Dal 1994 e' direttore artistico del settore Arti Visive presso l'associazione culturale "Atelier delle Arti" di Livorno, dove insegna pittura e disegno. Presente con una mostra personale al MUMI Museo Michetti di Francavilla nel 2007.